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Channel: strage di Capaci – Gruppo d'Intervento Giuridico odv
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25 anni fa, a Capaci, Sicilia.

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Strage di Capaci (23 maggio 1992)

 

Venticinque anni fa la strage di Capaci.

Qualche settimana dopo la strage di Via D’Amelio.

Chi ha combattuto davvero le mafie in questo splendido Bel Paese è stato troppo spesso lasciato solo, denigrato, accusato, ucciso da schiere di quaquaraquà.

Disse Paolo Borsellino: “Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: ‘Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge’“.

Onore eterno a due grandi Uomini, a due grandi Italiani, che ci hanno insegnato ad amare la nostra Terra, libera, tenendo sempre la schiena dritta.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Strage di Via D’Amelio (Palermo, 19 luglio 1992)

da Il Fatto Quotidiano, 23 maggio 2017
Giovanni Falcone, chi lo chiamava “cretino” e chi non lo votò al Csm: ecco i nemici del giudice ucciso nella strage di Capaci.
Dalle offese di Carnevale agli attacchi in diretta televisiva fino all’ultima provocazione di Berlusconi. A 25 anni dalla strage di Capaci ecco i nomi di chi ha provato in tutti i modi a rendere difficile l’esistenza del magistrato palermitano. Come Lino Jannuzzi che ai tempi della Superprocura definiva lui e De Gennaro “i maggiori responsabili della débâcle dello Stato di fronte alla mafia. Una coppia la cui strategia ha approdato al più completo fallimento”. (Giuseppe Pipitone)

 

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

(foto da Wikipedia)


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